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Dizionario antico del 1821/1822, traduzione dal francese migliorata e accresciuta, autore originale Etienne Jean Monchablon. Numero voci: 1.188. Voci che iniziano con la lettera A.



Dizionari Antichi

Dizionario compendiato di antichità



Lettera A - pag. 9

alica
Sorte di bevanda forte, così chiamata dalla parola Ala, a motivo dell'ardore, e dell'agilità, che eccitava in quelli, che ne avevan bevuto. Si dava per dispregio il nome di Alicariae alle donne, che ne bevevano, perchè poca lor bisognava per inebriarle, lo che rendeva la loro virtù alquanto sospetta.

alliensis dies
cioè a dire, la giornata d'Allia. Questo giorno, in cui i Romani furono disfatti dai Gauli, presso il fiume Abbia, fu messo nelle Effemeridi sotto il nome d'Alliensis, e contato nel numero dei giorni nefasti, infausti, durante i quali non si attendeva a niente d'importante.

alogia
I Greci davano qualche volta ai conviti, ed ai banchetti questo nome, che in lingua Francese equivale a Deraison, perchè allora pareva che si abbandonasse la qualità d'essere ragionevole, per abbassarsi alla condizione de' bruti.

alvenni
Feste in onore di Bacco, e di Cerere, che gli Ateniesi celebravano offrendo loro dei frutti della terra.

alveus lusorius
Sembra che questo giuoco fosse molto conforme a quello del Settentrione. (V. Pettaja).

ambarvalo
Si chiamava con questo nome il sacrifizio di una giovenca; o di una troja gravida, che si offriva a Cerere avanti la raccolta. Allorchè era venuto il tempo d'immolare questa vittima, le facevano fare per tre volte il giro delle messi. Il popolo la seguiva in folla, in forma di processione, alla testa della quale vi era un Ministro della Religione, che coronato di foglie di querce si avanzava danzando, e cantando degl'Inni in onore di Cerere.

amburbiale
Nome, con cui chiamavasi la vittima, che si conduceva in pompa attorno ad una città, avanti d'immolarla. Il sacrifizio chiamavasi Amburbium.

amficefalo
Era un letto a due capezzali opposti l'uno all'altro, e grandi in proporzione. Nel Basso Impero ne furono fatti di quelli, che avevano fino a quattro anaclinterioni o capezzali, e che erano d'esorbitante grandezza, poichè ciascuno di questi letti era come una unione di quattro letti, ne' quali i piedi venivano ad essere riuniti come in un sol punto

amfidromia
Era una specie di festa, che celebravasi particolarmente in ogni casa il quinto giorno dopo la nascita d'un figlio. Consisteva questa nel prendere il neonato, e nel correre, tenendolo in braccio, intorno al focolare ed agli Dei Lari. Tutti quelli della casa facevano de' piccoli doni in occasione di questa cerimonia, quale ordinariamente terminava con un convito. Vi ha chi crede che in tal circostanza si desse il nome al neonato.

amfizioni
L'assemblea degli Amfizioni era come l'adunanza degli Stati in Grecia. Se ne attribuisce l'istituzione ad Amfizione Re di Atene e figlio di Deucalione, che diede loro il nome. Il primiero suo scopo nello stabilire questa compagnia fu di legare co' suoi nodi d'amicizia i differenti popoli della Grecia, che vi erano ammessi, e di costringerli con tale unione ad intraprendere la difesa gli uni degli altri, ed a vegliare così reciprocamente alla felicità e tranquillità della loro patria. Gli Amfizioni furono pure creati per essere i protettori dell'Oracolo di Delfo, ed i custodi delle prodigiose ricchezze di quel Tempio, non che per giudicare i dispareri, che potessero insorgere tra gli abitanti Delfici e quelli che si portavano a consultare l'Oracolo. Questo Consiglio si teneva alle Termopili, e talvolta a Delfo medesimo, e si adunava regolarmente due volte l'anno, in primavera cioè, ed in autunno, e più sovente ancora allorchè gli affari lo esigevano. S'ignora precisamente il numero dei popoli e delle città, che avevan diritto mediante i loro rappresentanti di sedere in tale assemblea. Ogni città che aveva questo diritto, mandava due Deputati, ed aveva in conseguenza due voci nelle deliberazioni; e ciò senza distinzione, e senza che le più potenti avessero alcuna prerogativa d'onore nè preminenza veruna sulle più piccole, rapporto ai voti. Gli Amfizioni, avanti di essere ammessi nella compagnia o assemblea, prestavano un giuramento, col quale si credevan legati colle più sacre ed inviolabili catene. Avevano pieno potere di discutere e di giudicare in ultima istanza le questioni che insorgevano tra le città amfizioniche; di condannare a grosse multe quelle, che trovavan colpevoli; e d'impiegare non solo tutto il rigore delle leggi per l'esecuzione de' loro decreti ma ancora, se occorreva, ordinar delle leve di truppe per forzare i ribelli a obbedire.

ammah
Misura di lunghezza presso gli Ebrei. È l'istessa cosa che il cubito.

ampliazione
Nella Romana Giurisprudenza era ciò, che nella nostra appellasi una informazione più estesa. i Giudici davano la loro voce per l'ampliazione, ciascuno con una tavoletta, su cui vi erano le due lettere N. L., che dinotavano non liquet, vale a dire la cosa non è chiara. L'ampliazione differiva dalla comperendinazione in quanto che questa era sempre per il posdomani, o al più tardi tre giorni dopo la notificazione; in vece di che l'ampliazione era per un tal giorno, che il Pretore designava a suo piacimento.

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