Dizionari AntichiLettera A - pag. 11
antecoenao
Antecoenium. I Romani ne' loro pasti davano questo nome al primo servizio, nel quale si apprestavano delle vivande proprie ad eccitar l'appetito. Vi erano ordinariamente dell'uova.
antelucanumtempus, è il nome, che davano al tempo, che precede immediatamente l'Aurora.
antepilaniCosì chiamavansi i Soldati i più attempati, e i più sperimentati nell'Infanteria Romana. Essi erano del Corpo di riserva.
antesforieFeste Greche in onore di Giunone, e di Proserpina.
antesterieFeste, che si celebravano in Atene ad onore di Bacco, e che rassomigliavano molto alle Saturnali de' Romani. Esse duravano tre giorni: il primo, che era l'undecimo del mese Antesterione, si chiamava
Pithaegie, vale a dire
apertura delle botti, perchè in quella giornata si aprivano le botti, e si assaggiava il vino. Il giorno successivo si chiamava
Choes, nome di una misura Attica per i liquidi, come chi dicesse il
giorno delle Bottiglie, perchè in quella giornata se ne vuotavano molte. Il terzo giorno si faceva cuocere ogni sorta di Legumi, che non si toccavano perchè erano offerti a Mercurio; il che faceva dare a questo giorno il nome di
Chytres, vale a dire Marmitte, e si poteva dire giornata delle marmitte. In quel giorno ai rappresentavano delle Commedie.
antesterioneNome d'un Mese dell'Anno Ateniese, di cui si danno due etimologie, che possono essere ambedue vere. Gli uni dicono che è preso dalle Feste Antesterie, che si celebravano ne' giorni 11. 12. e 13. di detto mese; gli altri che viene da una parola Greca, che significa
fiore, perchè allora la terra incominciava ad esserne ricoperta. Potrebbero esservi delle difficoltà in quanto all'ultima per rapporto al tempo dell'Anno, in cui comunemente si crede che cadesse questo mese; ma le opinioni sono sì diverse su tal proposito che quella, che riguardiamo come la più comune, e che abbiam seguita alla parola Anno non è fondata che sopra congetture.
Questo mese era particolarmente consacrato alla memoria de' Morti, in onore dei quali si osservavano molte pratiche lugubri e superstiziose.
antigoniso
Tolemaide. Nome d'una delle due nuove Tribù degli Ateniesi, che furono aggiunte alle dieci antiche.
antiochisUna delle Tribù degli Ateniesi.
apaturieFeste, che si celebravano in Atene, e nella maggior parte delle Città Greche dentro il mese detto
Pyanepsion.
In occasione di queste Feste s'inscrivevano nel numero dei Cittadini quelli, che erano in età di essere ammessi; lo che si faceva con molta solennità. Ognuno dei tre giorni che duravano, si distingueva con un nome particolare. Il primo, che si passava tutto intero nella gioja e ne' banchetti, si chiamava
Dorpia. Si dava il nome di
Anarrisi al secondo, durante il quale s'immolavano delle vittime a Giove e a Minerva.
I Giovani, che si ammettevano nel numero dei Cittadini, occupavano in questa cerimonia il primo posto presso l'Altare.
Il terzo giorno, chiamato
Cureoti, si tagliavano i capelli a quei giovani, e s'iscrivevano i loro nomi sopra i pubblici Registri, dopo di che s'immolavano due pecore, ed una capra in onore di Diana. Vi eran pure un tempo di queste Feste alcune pratiche religiose relative al culto di Bacco, ed a quel di Vulcano.
apegaEra un Automa inventato da Nabi tiranno di Sparta, che gli diede il nome, che aveva sua moglie, perchè questa macchina ne rappresentava la figura, e le rassomigliava perfettamente. Il tiranno se ne serviva per far morire crudelmente quelli, che avevano la disgrazia di dispiacergli. Questa falsa Apega magnificameute vestita era assisa sopra una sedia, ed aveva le braccia ed il seno ripieno di punte di ferro, che rimanevano nascoste sotto i vestimenti. Quando Nabi non otteneva da qualcuno ciò che gli domandava, gli diceva tranquillamente che non dubitava che Apega non riuscisse a persuaderlo. Allora andava a prendere per la mano la macchina infernale, che alzandosi tosto camminava, e si avanzava condotta dal tiranno verso il paziente presso del quale essendo giunta lo abbracciava, lo stringeva, se lo accostava al petto, e lo faceva perire trafitto da tutte le parti dalle punte, di cui era armata. (Polibio lib. 13.).
apeniautismoVale a dire
Esilio d'un anno. Era una pena, a cui venivamo condannati coloro, che avevano commesso un omicidio involontario. Era fondata sopra una Legge, di cui segue il tenore: «Quello, che per a un accidente imprevisto avrà ucciso un altro, sia bandito per un Anno; egli fugga finchè non abbia dato soddisfazione a qualcuno dei parenti di quello, che è stato ucciso; e non ritorni finalmente che dopo d'aver sacrificato agli Dei e dopo essersi purificato». Questo Bando non aveva luogo se quello, cui la disgrazia era successa, poteva, prima che i Giudici pronunziassero la sentenza, dar sodisfazione a colui che aveva ferito a morte, o se era morto, a quei che lo molestavano per sì fatta uccisione. In questo caso ne andava immune con un sagrifizio, e facendosi purificare.
apinarjo
Apinerii. Erano presso i Romani certi buffoni, che rappresentavan dei Drammi, i quali si nominavano Satire. Nell'intervallo tra atto ed atto delle Rappresentanze regolari comparivano alcuni sul
pulpitum del Teatro per divertire gli spettatori con de' giuochi di destrezza e con delle buffonate, mentre che tutto si disponeva pel cangiamento delle decorazioni, che si faceva ad ogni atto, specialmente nelle Tragedie. (Vedi
Mimi).
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